martedì 13 dicembre 2011

12 Dicembre, Tribunale di trento: Comunicato stampa


Circa duecento persone hanno partecipato ieri 12 dicembre al presidio davanti al tribunale di Trento, a sostegno degli otto lavoratori sotto processo per aver protestato, con slogan e il lancio di qualche uovo, contro il tribunale di Bassano del Grappa per la sentenza che lo scorso 24 maggio ha assolto i dirigenti della Tricom/Galvanica PM di Tezze sul Brenta.

La Tricom Galvanica è un’industria che, dal 1971 al 2003, ha inquinato l’ambiente e le falde acquifere a sud di Bassano del Grappa, sversando nel territorio le sostanze residue della lavorazione (cromo, nickel, cianuri), ed ha causato il decesso di numerosi operai costretti a lavorare in condizioni allucinanti.
Il 24 maggio dopo numerosi tentativi di archiviazione è arrivata la sentenza: tutti assolti i dirigenti, perché “il fatto non sussiste”.
E’ questa vergognosa sentenza che ha scatenato le proteste da parte dei lavoratori presenti al presidio di solidarietà con le vittime e i loro familiari.
E’ inaccettabile che, a fronte di una sentenza vergognosa di assoluzione dei padroni responsabili di morti di lavoro e di avvelenamento ambientale, siano processati coloro che
per anni hanno sostenuto le giuste richieste di giustizia da parte dei famigliari delle vittime.
La manifestazione, indetta dai comitati di Tezze sul Brenta/Bassano del Grappa e di Sesto San Giovanni ha visto anche la nutrita partecipazione di comitati e lavoratori del Trentino.
Il processo è stato rinviato a lunedì 12 marzo 2012, alle ore 15.
Questo presidio vuole ulteriormente affermare che è ora di dire:
Basta morti sul lavoro e di lavoro, vogliamo giustizia per tutte le vittime dello sfruttamento.

Oggi e sempre a fianco di chi lotta contro l’ingiustizia, con i nostri compagni denunciati,  perché vogliamo LAVORARE PER VIVERE E NON PER MORIRE.

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Tezze s/B e Bassano
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio Sesto San Giovanni (MI)

info: Salute.Tezze@libero.it info: cip.mi@tiscali.it

lunedì 12 dicembre 2011

Seminario sul nesso di causalità nel processo penale


Milano, 7 novembre 2011
PROPOSTA DI SEMINARIO DI STUDIO:
IL NESSO DI CAUSALITA’ NEL PROCESSO PENALE (MA NON SOLO)
Partiamo dalla sentenza n. 94 dell’ 11/08/2011 nella quale il GUP di Bassano del Grappa ha assolto perché il fatto non sussiste i titolari della TRICOM di Tezze sul Brenta. Un’azienda – galvanica - nella quale si impiegavano sostanze tossiche e cancerogene, in particolare cromo esavalente. Il giudice ha sostanzialmente accolto la tesi degli avvocati della difesa e dei loro consulenti. La frase fatidica, ben nota ai giuristi “al di là di ogni ragionevole dubbio” secondo il giudice non è stata confermata, quindi “In dubio, pro reo”.
Analogamente in un’ulteriore sentenza di quel periodo sono andati assolti i responsabili della ALSTOM (ex Fiat Ferroviaria) di Savigliano dal GUP di Saluzzo (sentenza 395 del 29/06/11). Diversa situazione, diverso contesto, ma conclusione uguale.
Ci chiediamo come associazione che è costituita parte civile in diversi processi (fra cui i due nominati), che si batte per avere giustizia dentro e fuori i Tribunali che cosa vuol dire quell’ “oltre ogni ragionale dubbio” e, come sia possibile di fronte a sostanze cancerogene certe, come il cromo, il nickel, l’amianto; di fronte pure a vecchie leggi (dall’articolo 2087 del c.c. nonché ai DPR 547/55 e 303/56), quindi di fronte agli esposti che hanno subito il danno e che nella gran parte dei casi sono deceduti, non potere mettere in relazione gli effetti con la causa, una volta individuati i responsabili.
Altri problemi riguardano il significato del principio di precauzione: è un principi indeterminato o è un principio di diritto? E ancora la scienza. Certo non esiste l’assoluto nella scienza, ma vi sono molte osservazioni fatte negli anni, criticate e sistematizzate, che hanno portato a determinati risultati che, affermate da alcuni, vengono negati da altri. Come mai gli esperti o i consulenti si esprimo sullo stesso argomento con posizioni a volte radicalmente differenti?
Potrebbe essere anche utile discutere, considerando ancora quanto siamo indietro nel riconoscimento delle malattie professionali e dei risarcimenti conseguenti quali debbano essere gli strumenti di giustizia da utilizzare.
PER QUESTO VI INVITIAMO A DISCUTERE IL 17 DICEMBRE 2011 A VENEZIA MESTRE PRESSO 
IL CENTRO CIVICO DI VIA SERNAGLIA, 43 
(nei pressi della stazione FS di Mestre) 
DALLE ORE 10 ALLE ORE 14.
Introdurranno gli avvocati di parte civile e le parti civili dei processi nominati:
Avv. Patrizia Sadocco (foro di Padova), avv. Sergio Bonetto (foro di Torino), Silvio Bonan
(parte civile processo Tricom), Armando Vanotto (parte civile processo Alstom), Fulvio
Aurora (parte civile processo Tricom).
Allo stato attuale saranno presenti ed interverranno:
dott. Edoardo Bai, medico del lavoro – Milano; avv. Chiara Balbinot (foro di Padova); Avv.
Edoardo Bortolotto (foro di Vicenza), dott. Felice Casson (senatore della Repubblica); dott.
Sergio Dini (magistrato – Tribunale di Padova); dott. Valerio Gennaro (epidemiologo-
registro mesoteliomi, Genova), prof. Angelo Levis (genetista – Università di Padova,
consulente di parte civile, Tricom); dott. Luca Masera (giurista Università di Brescia) dott.
Dario Miedico (medico legale – parte civile Tricom); dott. Luigi Mara (biologo – Medicina
Democratica); dott. Celestino Panizza (medico del lavoro – parte civile Tricom); dott. Paolo
Ricci (medico del lavoro-Mantova); prof. Benedetto Terracini, (epidemiologo - Torino).
Fulvio Aurora, Medicina Democratica
Armando Vanotto, Associazione italiana Esposti amianto  

sabato 10 dicembre 2011

Processo a Trento: Comunicato stampa


Giustizia per i morti sul lavoro e di lavoro
Oggi, 12 dicembre 2011, presidio davanti al Tribunale di Trento
a sostegno dei nostri compagni denunciati


Oggi otto lavoratori - sei di Bassano del Grappa e due di Sesto San Giovanni dell’omonimo Comitato e vittime dell’amianto - vengono processati (per competenza) dal Tribunale di Trento per aver protestato con slogan e il lancio di qualche uovo contro il Tribunale di Bassano del Grappa alla sentenza che lo scorso 24 maggio aveva assolto i dirigenti della Tricom/Galvanica PM di Tezze sul Brenta responsabili della morte di 14 operai e dell’avvelenamento del territorio per cromo esavalente, “perché il fatto non sussiste” .

Le vittime - per aver protestato al momento della sentenza di fronte al tribunale durante il presidio (il processo si è svolto a porte chiuse) - sono state denunciate per “minacce ed imbrattamento” e oggi vengono giudicate dal Tribunale di Trento.
Intanto i dirigenti della fabbrica che – a conoscenza della cancerogenicità del cromo esavalente usato nel processo di produzione della Galvanica che ha ucciso i lavoratori e avvelenato la popolazione disperdendosi nelle falde acquifere e che nulla hanno fatto per impedire queste morti annunciate - girano impuniti.
Il risultato di questa scellerata e criminale scelta finora è costata la morte di 14 lavoratori, un intero territorio (ricco di falde acquifere che da Bassano arrivano a Padova e oltre, fino alla laguna di Venezia) inquinato, il cui costo per le bonifiche - che pagheranno i cittadini - è stato conteggiato dalla Regione Veneto in 20 milioni di euro.

Viviamo in un sistema economico, politico, sociale – il capitalismo - fondato sulla logica del profitto

a cui sono subordinati tutti gli altri diritti; un sistema che privilegia il “dio denaro” e considera normale lo sfruttamento degli esseri umani e che migliaia di persone ogni anno perdano la vita e vengano assassinati sui luoghi di lavoro e continuino a morire per le malattie professionali, un sistema, di cui padroni e dirigenti della Tricom fanno parte, per il quale il profitto viene prima della vita degli operai, degli esseri umani e della natura.

Il Tribunale di Bassano ha impiegato anni ad istruire il processo per poi assolvere i padroni; polizia e carabinieri - con una celerità mai vista - in dieci giorni hanno denunciando le vittime che protestavano e oggi, dopo solo 7 mesi, esse sono sotto processo a Trento.

Basta morti sul lavoro e di lavoro, vogliamo giustizia per tutte le vittime dello sfruttamento.
Oggi e sempre a fianco di chi lotta contro l’ingiustizia, con i nostri compagni denunciati, perché vogliamo LAVORARE PER VIVERE E NON PER MORIRE.



Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi
di Lavoro e nel Territorio di Tezze s/B e Bassano di Lavoro e nel territorio di Sesto S.Giovanni
SaluteTezze.BlogSpot.com comitatodifesasalute.jimdo


sabato 3 dicembre 2011

Video: Un lavoro per vivere non per morire



Il comitato di difesa della salute di Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa ha fatto un video-documentario sulla storia (non ancora terminata) della Ex-Galvanica Tricom di Tezze sul brenta.
I primi minuti del video sonodisponibili su youtube
I proventi delle offerte raccolte dalla distribuzione dei CD saranno utilizzati per aiutare nele spese legali i famigliari delle vittime.
Sarà possibile trovare i cd all'incontro che si terrà a Trento il 5 dicembre o al presidio del 12 dicembre davanti al tribunale di Trento oppure contattandoci.