venerdì 18 maggio 2012

Marlane Marzotto, un'altra morte.

http://www.schiopiu.com/leggi/si-spegne-unaltra-operaia-della-marlane-marzotto



Si era costituita parte civile nel processo contro gli amministratori dello stabilimento, ma alle udienze e ai sit-in non ha mai partecipato. La malattia le aveva tolto le forze. Lei, però, non ha mai smesso di lottare. Giancarla è andata via così, ennesima vita spezzata risucchiata nella voragine della fabbrica dei veleni. 24 anni di lavoro in fabbrica, tra le mura della Marlane di Praia a Mare. Poi, nove anni passati a combattere il cancro. 66 anni, due figli, Giancarla D'Agostino è l'ultima vittima della fabbrica dei veleni di Praia a Mare, lo stabilimento calabrese Marlane/Marzotto (nella foto I fantasmi della Marlane a Praia a mare).
Aveva cominciato a lavorare al Lanificio R1 del conte Rivetti, nella sua Maratea. La città del Cristo che sovrasta maestoso il golfo di Policastro. Quel Cristo, voluto dal conte Rivetti a sua immagine. Le piaceva sedersi davanti alla porta di casa, nel tempo libero. Quella casa arroccata all'ingresso del paese, che da qualche giorno è piombata nel silenzio. Riservata. Seria. Una donna bruna, considerata da chi la conosceva "grande lavoratrice". Nel 1969 Giancarla è stata trasferita a Praia a Mare. Quel trasferimento segnerà la sua condanna a morte. Ma, allora, lei non poteva saperlo. Luigi Pacchiano, ex operaio Marlane sopravvissuto al cancro, fa un salto nel passato. "Giancarla era una persona straordinaria. Ci si incontrava alle 5 del mattino in piazza, a Maratea. Poi si partiva per Praia a Mare. Siamo cresciuti insieme. Abbiamo condiviso il duro lavoro e la bellezza della gioventù. Eravamo una famiglia". Pacchiano ha il dolore scolpito sul volto. Lo stesso che hanno i reduci di guerra, quando parlano dei loro compagni caduti sul campo di battaglia. Quella smorfia appena accennata. Quello sguardo che si accende. Rabbia. Dolore. Disorientamento. Perché in guerra la morte te l'aspetti. In fabbrica, no.
Quell'espressione che ti trafigge è la stessa che accenna Carlo Marrapodi, attore, ex operaio della Thyssen Krupp di Torino, ogni volta che pronuncia i nomi degli operai che in quello stabilimento torinese hanno perso la vita. Carlo ha raccontato all'Unical di Cosenza la sua esperienza in quella fabbrica, confrontandosi con Luigi Pacchiano. Marlane-Thyssen Krupp. Praia a Mare-Torino. Un filo rosso che lega la malagestione delle fabbriche, da nord e sud Italia. Il quadro che ne emerge è agghiacciante.

domenica 6 maggio 2012

Prossimi appuntamenti


PER NON DIMENTICARE I LAVORATORI MORTI ALLA TRICOM
DI TEZZE SUL BRENTA
Si apre il processo d’appello contro la sentenza ai vertici aziendali della Tricom Galvanica PM di Tezze sul Brenta, (azienda galvanica già condannata nel 2006 dal Tribunale di Cittadella, perchè responsabile del grave avvelenamento della falda acquifera nell'alta padovana) assolti dal tribunale di Bassano dall'accusa di omicidio colposo per la morte di alcuni operai dell'azienda a causa di malattia contratta nel luogo di lavoro e mancato rispetto delle norme di sicurezza.
La sentenza è stata vergognosa e inaccettabile: “perchè il fatto non sussiste”. Alla lettura della sentenza è montata giustamente la rabbia: due uova lanciate contro il tribunale e qualche frase gridata sono bastati perchè il tribunale di Bassano, così negligente con i padroni accusati di omicidio, diventasse celere e solerte denunciando immediatamente otto lavoratori per minacce e imbrattamento. Anche questa vicenda processuale, tuttora in corso presso il tribunale di Trento, è stata accompagnata da presidi di centinaia di persone solidali e dei comitati locali. Questo processo si concluderà il 27 giugno prossimo.
Il nostro Comitato si è schierato fin dall'inizio con le famiglie degli operai deceduti. Per anni abbiamo seguito il processo di Bassano senza perdere un'udienza, convinti che solo mantenendo alta la tensione e la visibilità sul caso si potevano evitare l’insabbiamento dell’inchiesta.
E' tempo quindi di rilanciare la lotta in vista delle importanti scadenze processuali del 7 e del 27 giugno, organizzando assemblee, presidi e manifestazioni pubbliche, facendo sentire tutto il peso delle sentenze che saranno emesse nelle due sedi.
Invitiamo tutti a partecipare a
  • Venezia il 7 giugno per un presidio pubblico in occasione del processo d'appello sul caso Tricom;
  • Trento il 27 giugno per la manifestazione pubblica in occasione della sentenza del processo contro i nostri otto compagni denunciati.
Data e luoghi saranno segnalati sul nostro sito.
Per sostenere le nostre attività stiamo organizzando un pranzo popolare di sottoscrizione a Bassano località San Michele il 10 giugno prossimo.
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa
(info: 3771508711- salutetezze.blogspot.com- Salute.Tezze@libero.it

5 maggio 2012