mercoledì 27 giugno 2012

Processo contro il comitato: il fatto NON SUSSISTE!

Stamane (27/6/2012) si è svolto a Trento il processo a carico del comitato, reo di aver protestato con lancio di "uova" e "Minacce" contro il tribunale di Bassano del grappa, quando il 24 maggio 2011 emise una vergognosa assoluzione per i vertici dell EX-Tricom galvanica, tale assoluzione è stata smentita e ribaltata in appello a Venezia condannando i vertiti a una detenzione (irrisoria quindi indultata) e al poagamento INIZIALE di centomila euro come risarcimento (da integrare con una eventuale condanna civile) più il pagamento delle spese processuali.

Il comitato è stato ASSOLTO in quanto il fatto NON SUSSISTE!

Nel giro di pochi giorni il tribunale di Bassano del Grappa ha ricevuto due smacchi clamorosi, a dimostrazione del fatto che la nomea di "porto delle nebbie" se l'è conquistata a giusta ragione.

venerdì 8 giugno 2012

Comunicato



BASTA MORTI SUL LAVORO. SMASCHERIAMO L’INGIUSTIZIA DI QUESTO SISTEMA


Oggi, 7 giugno, finalmente, la lotta ha dato i suoi frutti: Battistella, Zampierin e Sgarbossa, dirigenti della Tricom di Tezze sul Brenta, sono stati condannati dalla Corte d’Appello di Venezia a 1 anno e 4 mesi per omicidio colposo per la morte degli operai che lavoravano nella loro azienda.

Noi siamo convinti che anni e anni di lotte, le mobilitazioni, i presidi da parte del nostro comitato e la partecipazione di alcuni famigliari delle vittime a tutte le udienze, insieme alla solidarietà espressa da cittadini ed altri comitati su questa vicenda abbiano fatto la differenza, costringendo il tribunale di Venezia ad emettere una condanna, nonostante le complicità, le omissioni e i silenzi di istituzioni, sindacati e partiti, i rinvii, le richieste di archiviazione e l’assoluzione in primo grado. Uno smacco per il tribunale di Bassano, che li aveva assolti con formula piena, attribuendo le morti al fumo di sigaretta.
Rendere pubblico l’inferno in cui lavoravano quegli operai e le responsabilità dei dirigenti della Tricom, che nella ricerca del massimo profitto non hanno esitato a mandare a morte decine di lavoratori calpestando la salute e la vita degli operai e della popolazione è stato, fin dall’inizio, il nostro principale obiettivo.
Certo, per questi assassini la condanna è irrisoria e dimostra che, in questa società, i padroni non pagano quasi mai e gli operai sono carne da macello da sacrificare ai loro profitti. Le morti degli operai nell’Emilia colpita dal terremoto ne sono un’ulteriore conferma.
Ora si tratta di rilanciare la lotta per
  • riaprire ed approfondire le indagini, visto che, dalla chiusura dell’inchiesta ad oggi, altri operai della Tricom risultano deceduti per patologie connesse al processo produttivo;
  • istituire la sorveglianza sanitaria per tutti i lavoratori della Tricom;
  • garantire maggiore sicurezza per la popolazione e l’ambiente, pesantemente avvelenati dalle sostanze inquinanti utilizzate nel processo di produzione della Tricom;
  • lavorare in sicurezza, a rischio zero.

Continuiamo nella lotta, senza delegare a nessuno la difesa dei nostri interessi.

Invitiamo tutti a partecipare alla MANIFESTAZIONE DEL 27 GIUGNO A TRENTO, in occasione del processo che vede 8 nostri compagni sul banco degli imputati per aver protestato contro la vergognosa assoluzione emessa dal tribunale di Bassano nel processo di primo grado.

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Sesto San Giovanni
salutetezze.blogspot.com Salute.Tezze@libero.it

comitatodifesasalutessg.jimdo.com cip.mi@tiscali.it

Venezia 7 giugno 2012

giovedì 7 giugno 2012

CONDANNATI IN APPELLO .... finalmente

Oggi si è svolto l'appello della vergognosa sentenza emessa a Bassano del Grappa che liquidava le morti dei lavoratori della Ex-Galvanica di Tezze sul Brenta con "Il fatto non sussiste", nonostante le prove portate da più parti, l'inquinamento dei terreni dell'acqua e delle persone.
Come ci aspettavano l'appello ha RIBALTATO la sentenza ed ha emesso un verdetto di condanna inequivocabile, anche se palesemente riduttivo:
ZAMPIERIN PAOLO  1 anno e 4 mesi
SGARBOSSA ADRIANO   1 anno e 4 mesi (con beneficio di sospensione condizionale della pena)
BATTISTELLA ROCCO  1 anno e 4 mesi
ed il pagamento di una penale di 100.000 euro ai famigliari delle vittime oltre alle spese processuali.

Una certa soddisfazione in questa sentenza che aspettavamo dopo anni è indubbio che ci sia, purtroppo non è da ritenersi giustizia completa (questo è il mio pensiero personale) questo perché i cari non potranno tornare ad abbracciare i loro famigliari.