sabato 10 novembre 2012

Chia ha paura dell'Uomo Nero? (Le motivazioni che condannano i dirigenti del caso Tricom e che danno torto al Tribunale di Bassano del Grappa)


Di seguito riporto il link per poter leggere le motivazione della corte di Appello di Venezia che ha condannato i dirigenti della Tricom per la morte di alcuni operai all'interno dell'infernale azienda.
La condanna, come è stato detto alla conferenza che si è tenuta il 9/11/2012, non riporterà in vita coloro che sono morti e non allevierà le pene di coloro che si sono ammalati a causa dell'esposizione al Cromo esavalente e, ancor peggio, non è sicuramente una condanna esemplare e COMPLETA, in quanto il numero di operai coinvolti è sicuramente maggiore rispetto a quelli che sono stati dapprima identificati e poi comunque scartati per il processo, tenendone presente un numero esiguo.

Durante la conferenza è stata esposta la cronistoria della vicenda dal punto di vista giuridico, condannando l'operato del tribunale di Bassano del Grappa, il quale ha semplicemente ratificato una prima sentenza di assoluzione (emessa in un tempo record di pochi minuti di camera di consiglio) senza eseguire una vera investigazione tra le migliaia di pagine di prove prodotte e in buona parte nemmeno prese in considerazione.
Ancor prima della prima sentenza farsa, inoltre, vi furono ben due tentativi di insabbiamento del processo e molti tentativi di inquinamento delle prove portate a favore di una condanna ESEMPLARE dei dirigenti per incuria e omissione, infatti i dati sulla pericolosità del cromo ben si sapevano anche negli anni '70 quando tutta la vicenza ebbe inizio.

Un'altro tipo di cronistoria è stato fatto durante la serata, quella relativa alle varie perizie e controperizie, esami epidemiologici ed esami inutilmente richiesti (dal punto di vista di aggiunta di informazioni) dal tribunale.

Ma la cosa che lascia più sconcertati è il fatto che le persone presenti ad ascoltare tutto ciò non erano, per la maggior parte, del paese di Tezze sul Brenta, quasi a dimostrare ancora una volta che la condanna al sindaco/dirigente Tricom di allora Rocco Battistella non debba essere riconosciuta appieno, in quanto le ritorsioni potrebbero essere enormi.

Se le cose stanno così allora è veramente triste, doppiamente triste per il fatto che di famigliari delle vittime, purtroppo, questa volta se ne sono visti pochissimi, ma ciò non toglie una briciola di valore a tutto il lavoro che è stato fatto dal comitato per portare quel poco di giustizia che il tribunale di Venezia finalmente si è deciso a sottoscrivere.

2 commenti:

  1. FIrmate la petizione per la pubblicazione dei dati sul numero di tumori nelle ULSS4 e 5 https://secure.avaaz.org/it/petition/Le_ULLS_Altovicentino_e_Ovestvicentino_pubblichino_i_dati_sullincidenza_dei_tumori_nel_loro_territorio/

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  2. Vi aspetto numerosi il 18 gennaio alle ore 20,45 a VAldagno, Sala Marzottini, VIa Gaetano Marzotto per l'evento di cui al link :
    è possibile conciliare il dirtto alla salute in fabbrica con il diritto al lavoro, la salute della popolazione ed il rispetto dell'ambiente?
    Lo sviluppo industriale nella valle dell'Agno ha avuto conseguenze deleterie sulla salute dei lavoratori e della popolazione? Il numero di tumori, ed in particolare dei mesoteliomi, è realmente aumentato nelle zone industriali della provincia di Vicenza?
    Perché l'ULSS5 non inserisce nel registro tumori del Veneto i dati relativi all'incidenza di tumori nel suo territorio?
    Perché la mortalità per malattie cardiovascolari e respiratorie è maggiore nell'ULSS5 rispetto alla media regionale, stando ai dati del 2009?
    A queste e altre domande cercheranno di rispondere Felice Casson, senatore del PD e fondatore dell'associazione Campo Aperto; Maria Chiara Rodeghiero, presidente dell'Associazione Italiana Esposti Amianto, sezione di VIcenza, Vincenzo Cordiano, Presidente della sezione di Vicenza dell'Associazione Medici per l'ambiente

    http://enzucciu.blogspot.it/2012/12/conciliare-diritto-al-lavoro-e-alla.html

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